Ð4®10
2007-09-24 10:55:45 UTC
Salve a tutto il NG.
Vorrei fare una domanda che è stata già posta, ma non ho trovato la
risposta che cercavo. Quali funzioni ha la guardia medica? A quanto ho
capito leggendo dovrebbe sostituire il medico di base per i residenti,
giusto? Ed infatti in situazioni in cui il mio medico di famiglia non
era reperibile (come nei festivi) mi sono avvalso di questo servizio.
Voglio farvi un esempio: i miei genitori l'anno scorso si ammalarono e
tra i sintomi compariva il vomito. Essendo domenica la guardia medica
al telefono mi disse che gli avrebbe prescritto del Plasil. Andai a
prendere la ricetta, mi recai alla farmacia di turno e, tornato a
casa, feci l'iniezione ai miei. Fin qui tutto bene, ma se io non
avessi saputo fare l'iniezione? Se non me la fossi sentita? La prima
cosa che avrei pensato sarebbe stata "c'è la guardia medica, che è un
medico, un'iniezione la farà". Ma invece no. Sulla porta dell'edificio
dove c'è la guardia medica c'è un bel cartello in cui si recita che
non si fanno "iniezioni su richiesta né in sede né a domicilio".
Posto che io non mi invento di farmi fare un buco giusto per il
piacere di farlo, se avessi bisogno di un'iniezione di qualsiasi tipo
a chi dovrei rivolgermi? Dopotutto la necessità del Plasil era reale,
ma la solita persona che lo aveva prescritto non lo avrebbe iniettato.
Non è un controsenso? E oltre a questo, è regolare? Se un medico si
trova davanti a una persona che ha bisogno di quella puntura può
rifiutarsi di farla?
Magari ci sono dei validi motivi per cui dovrebbe rifiutarsi, ma
questi non comparivano sull'avviso affisso alla porta.
In ultima analisi:
1) può la guardia medica rifiutarsi di fare un'iniezione di cui c'è
una reale necessità?
2) oltre ad essere, a mio avviso, scorretto da un punto di vista
morale rifiutarsi, cosa dice a riguardo il codice deontologico? E la
legge?
3) se qualcosa dovesse andare storto, non c'è una copertura
assicurativa?
Non voglio accusare nessuno, o dire che la guardia medica è
incompetente a priori (qualunquismo che non porta da nessuna parte),
so che è difficile e incosciente sbilanciarsi troppo con un paziente
che vedi perla prima volta e che magari non rivedrai più e che spesso
il medico di guardia viene inteso come medico prêt-à-porter, ma questo
rifiuto aprioristico mi sembra davvero troppo.
Grazie a chi vorrà rispondere.
Vorrei fare una domanda che è stata già posta, ma non ho trovato la
risposta che cercavo. Quali funzioni ha la guardia medica? A quanto ho
capito leggendo dovrebbe sostituire il medico di base per i residenti,
giusto? Ed infatti in situazioni in cui il mio medico di famiglia non
era reperibile (come nei festivi) mi sono avvalso di questo servizio.
Voglio farvi un esempio: i miei genitori l'anno scorso si ammalarono e
tra i sintomi compariva il vomito. Essendo domenica la guardia medica
al telefono mi disse che gli avrebbe prescritto del Plasil. Andai a
prendere la ricetta, mi recai alla farmacia di turno e, tornato a
casa, feci l'iniezione ai miei. Fin qui tutto bene, ma se io non
avessi saputo fare l'iniezione? Se non me la fossi sentita? La prima
cosa che avrei pensato sarebbe stata "c'è la guardia medica, che è un
medico, un'iniezione la farà". Ma invece no. Sulla porta dell'edificio
dove c'è la guardia medica c'è un bel cartello in cui si recita che
non si fanno "iniezioni su richiesta né in sede né a domicilio".
Posto che io non mi invento di farmi fare un buco giusto per il
piacere di farlo, se avessi bisogno di un'iniezione di qualsiasi tipo
a chi dovrei rivolgermi? Dopotutto la necessità del Plasil era reale,
ma la solita persona che lo aveva prescritto non lo avrebbe iniettato.
Non è un controsenso? E oltre a questo, è regolare? Se un medico si
trova davanti a una persona che ha bisogno di quella puntura può
rifiutarsi di farla?
Magari ci sono dei validi motivi per cui dovrebbe rifiutarsi, ma
questi non comparivano sull'avviso affisso alla porta.
In ultima analisi:
1) può la guardia medica rifiutarsi di fare un'iniezione di cui c'è
una reale necessità?
2) oltre ad essere, a mio avviso, scorretto da un punto di vista
morale rifiutarsi, cosa dice a riguardo il codice deontologico? E la
legge?
3) se qualcosa dovesse andare storto, non c'è una copertura
assicurativa?
Non voglio accusare nessuno, o dire che la guardia medica è
incompetente a priori (qualunquismo che non porta da nessuna parte),
so che è difficile e incosciente sbilanciarsi troppo con un paziente
che vedi perla prima volta e che magari non rivedrai più e che spesso
il medico di guardia viene inteso come medico prêt-à-porter, ma questo
rifiuto aprioristico mi sembra davvero troppo.
Grazie a chi vorrà rispondere.